Storia

“…riposare dalla furia del secolo”

(Sant’Agostino – Le Confessioni, Libro IX)

La storia racconta che…
Sant’Agostino, nei giorni della sua conversione al cristianesimo, soggiornò con la madre Monica nella tenuta di campagna dell’amico Verecondo a “Cassiciaco”, luogo che alcuni storici e letterati identificano come Casciago, cittadina di circa 3.000 abitanti in provincia di Varese. Un luogo meraviglioso che racconta con trasporto nelle pagine delle Confessioni, dove trascorse meditando alcuni mesi tra l’autunno del 386 e l’inizio della primavera dell’anno successivo.

Il legame tra questo territorio e Sant’Agostino, un’oasi dove “riposare dalla furia del secolo”, è stato ipotizzato anche da Alessandro Manzoni. Nel 1843 lo storico agostiniano francese Jean-Joseph-François Poujoulat, chiese allo scrittore lombardo un aiuto per identificare il luogo in cui Sant’Agostino si ritirò prima di ricevere il Battesimo a Milano.

Fu lo stesso Manzoni a stabilire, nella lettera di risposta a Poujoulat, che si trattava proprio di Casciago, o meglio Cas’ciago. Per una serie di regole fonetiche e dialettali gli sembrava, infatti, più difficile che il Rus Cassiciacum descritto nelle Confessioni fosse il paese di Cassago in Brianza, luogo che si è auto definito tradizionalmente come “eremo” del Santo.

Inoltre, l’autore dei Promessi Sposi riteneva che anche a livello geografico Casciago sia più simile a quanto descritto da Sant’Agostino rispetto ai territori che circondano Cassago il quale “non gode che di una vista mediocre, posto com’è sul declivio di una collina poco elevata che domina una strettissima valle”.

Non vi sono fonti storiche certe che indicano Casciago come il Cassiciaco di Agostino e Monica, ma restano le moltissime testimonianze sul territorio. Non ultima quella del Cardinale Idelfonso Schuster, arcivescovo di Milano dal 1929 al 1954, fece costruire proprio a Casciago un santuario dedicato a Sant’Agostino e Santa Monica.

La nostra immaginazione aggiunge…
Che S. Agostino avendo assaggiato gli eccellenti vini della zona proclamò la famosa frase “in vino veritas” e trasse l’inspirazione per scrivere il famoso libro Le Confessioni.